Il compost arriva nel giardino della scuola e non solo
Alla scuola dell’infanzia comunale Cantalamessa
La scuola Cantalamessa è incentrata su una progettazione educativa e didattica “all'aperto”, che vede quindi, il giardino come il luogo principale nel quale si svolge l’intera giornata scolastica.
Da diverso tempo il giardino della scuola, a causa dello stato di profondo impoverimento del terreno, complice i sempre più lunghi periodi di siccità, è purtroppo caratterizzato dalla quasi assenza di erba.
Attraverso una proficua collaborazione fra scuola e famiglie, in particolare della disponibilità di genitori più esperti in materia, è stata individuata una soluzione per migliorare la qualità dell’area esterna: l’idea è stata quella di aumentare l’aerazione e il contenuto di sostanza organica del terreno, con lo scopo di favorire la capacità di infiltrazione e ritenzione idrica e ridurre l’inaridimento e, quindi, il sollevamento della polvere e il compattamento.
Una delle prime azioni svolte è stata quella di installare un’unità di compostaggio su un’area del giardino con lo scopo di fornire materia organica per accelerare la rigenerazione: è stato costruito un compost dalle dimensione di 1mx1m, poi riempito con materia organica reperibile in loco, come ad esempio sfalci d’erba, foglie e piccoli rametti.
Grazie alla partecipazione di tutti i protagonisti di questo progetto fra qualche mese, la sostanza organica prodotta nell'unità di compostaggio verrà in parte sparsa nell’area trattata e in parte utilizzata per altre attività di giardinaggio.
Il progetto di riqualificazione dell’area esterna prevede anche una successiva sperimentazione con un'azione di carotaggio (ovvero la bucatura del terreno) di un’area limitrofa all’unità di compostaggio, mediante l’uso di una carotatrice da giardino portatile.
Il lavoro della carotatrice crea spazi nel terreno impermeabile ripristinando il corretto scambio di gas, acqua e sostanze nutritive tra il terreno e l’ambiente circostante. Lo scopo è quello di favorire un corretto drenaggio dell'acqua in profondità, evitare il ristagno in superficie, rendere più poroso il terreno, favorire lo scambio di ossigeno e anidride carbonica che permette lo sviluppo della vegetazione, facilitare la scomposizione delle materie organiche, e agevolare l’assorbimento di macro e micronutrienti.
Una volta effettuati i fori, verranno prima riempiti con materiale drenante (per esempio sabbia), per garantire una aerazione più duratura nel tempo, poi annaffiati per qualche giorno, per massimizzare la reidratazione del terreno sottostante, infine l’area verrà seminata con semi di prato rustico a intenso utilizzo, calpestabile e resistente alla siccità.
Il progetto, se andrà a buon fine, potrà essere utile per tutti i giardini scolastici del Comune di Bologna.