27 marzo 2025, 21:00

Tre sorelle

copertina di Tre sorelle

Teatro comunale Laura Betti | stagione multidisciplinare 2024/25

Prosa
giovedì 27 marzo 2025, ore 21

 

Muta Imago
Tre sorelle

 

di Anton Cechov
regia Claudia Sorace
drammaturgia / suono Riccardo Fazi
con Federica Dordei, Monica Piseddu, Arianna Pozzoli
musiche originali eseguite dal vivo Lorenzo Tomio
disegno scene Paola Villani
direzione tecnica e disegno luci Maria Elena Fusacchia
costumi Fiamma Benvignati
produzione, organizzazione, amministrazione Valentina Bertolino, Silvia Parlani, Grazia Sgueglia
comunicazione Francesco Di Stefano
ufficio stampa Marta Scandorza
una coproduzione INDEX, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, TPE Teatro Piemonte Europa
in collaborazione con AMAT & Teatri di Pesaro per Pesaro 2024. Capitale Italiana della Cultura
con il supporto di MiC – Ministero della Cultura
immagine di copertina Tereza Zelenkova (Table Rappers, 2013)
foto di scena Gaia Adducchio, Luigi Angelucci
per l’immagine utilizzata in scena Arazzo Millefiori detto Arazzo dell’Adorazione (1530/35) Courtesy Pistoia Musei (ph. Antonio Quattrone)

prima regionale

 

Esiste almeno una cosa stabile su cui si fonda l’universo o non c’è nulla a cui aggrapparsi in questa catena di movimenti senza sosta nel quale tutto è intrappolato?
Karl Schwarzschild, fisico teorico, 1914

La compagnia romana Muta Imago si confronta per la prima volta con un classico della drammaturgia teatrale: Tre sorelle di Čechov. Dopo progetti come Sonora Desert e Ashes, il dramma cechoviano rappresenta l’ultimo esito della continua riflessione sul rapporto tra tempo e identità che da anni è l’oggetto della ricerca della compagnia.

Al centro di tutto ci sono le tre sorelle: tre donne rimaste sole, nel vuoto pieno di echi di una casa lasciata da tutte e tutti.
Ogni cosa è già successa, o forse deve ancora accadere, tra le pareti di un edificio sospeso nello spazio-tempo, ultimo rifugio nel cuore di un buco nero, sospeso in un eterno presente bloccato tra un passato da ricordare con nostalgia e un futuro che si fa fatica a immaginare. Da lì, dalla stanza principale della casa, da questo “piccolo punto focale” inizia la rivoluzione di tre donne che lottano disperatamente per cercare un senso, per scavalcare l’orizzonte degli eventi e rientrare nel mondo, per rispondere a una semplice domanda, che non a caso apre il dramma di Cechov: “Perché ricordare?”

La riscrittura del testo di Cechov mette al centro degli eventi le loro voci e i loro corpi, il portato rivoluzionario del loro pensiero.

Maša, Irina e Olga sono diverse dal resto del mondo perché rimangono aggrappate alle loro domande, sono come tre voci di una stessa donna che, all’infinito, attraversa tutto ciò che ha visto accadere e tutti i pensieri che si è trovata a pensare. Tutto muove dal loro sguardo, e da quello delle tre attrici protagoniste, appartenenti a tre generazioni diverse: Monica Piseddu, Arianna Pozzoli e Federica Dordei.

 

MUTA IMAGO

Muta Imago è una compagnia teatrale nata a Roma nel 2006. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist. La continua ricerca di forme e storie che mettano in relazione la sfera dell’immaginazione con quella della realtà presente, umana, politica e sociale, porta la compagnia negli anni a investigare diverse forme di arti dal vivo: il teatro, la
performance, il teatro musicale, la radio, con l’obiettivo di cercare sempre la forma migliore per indagare al presente il rapporto tra l’essere umano, il suo tempo e il suo sentire.
Da anni la compagnia sta portando avanti un percorso di ricerca sulla percezione del tempo e sulle possibilità che il teatro ha di formulare nuove modalità di racconto che indaghino le caratteristiche del rapporto tra tempo, memoria e identità. Fanno parte di questa ricerca gli ultimi lavori prodotti: Tre Sorelle (2023), Ashes (2022) e Sonora Desert (2021).

Nel 2022 Muta Imago ha vinto il Premio Ubu per il miglior progetto sonoro e miglior attore protagonista (Marco Cavalcoli) per lo spettacolo Ashes; nel 2021 il progetto Radio India, co-ideato dalla compagnia, ha vinto il Premio Speciale Ubu e il Premio Rete Critica. Nel 2013 Muta Imago è arrivata finalista ai Premi Ubu con il progetto Art You Lost?. Nel 2011 Claudia Sorace ha vinto il premio come migliore regia e migliore spettacolo con (a+b)3 al XXIX Fadjr Festival di Tehran. Nel 2009 Muta Imago ha vinto il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica dell’ANCT e il premio DE.MO./Movin’UP. Nello stesso anno Claudia Sorace ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come “Futuro della scena”

 

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“In questo gruppo ammiriamo un mutamento, o meglio una maturazione straordinaria. (…) Il basculante agglutinarsi dei movimenti, il continuo sfaldarsi delle gestualità, gli incessanti lampi
di luce, l’ossessiva sonorità, la condensazione del testo porta ad un esito fatale: non è solo questione di noia, di tristezza, di tempo che passa: non vi è che ribellione e poi disperazione. Il
più buio, doloroso, immedicabile Cechov che abbia mai visto”
Franco Cordelli, Corriere della Sera, 29 giugno 2023

 

“Sole in scena, in una disperata solitudine elevata a cifra poetica, le tre donne danno vita a una danza della memoria e del desiderio, creando un’amalgama elastico che si aggrega e si dilata,
distendendosi sulla partitura di parole e suono”
Maria Teresa Surianello, Il Manifesto


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