Verona Dacia Maraini, Isolina, Milano : Rizzoli, 1992
La vista su Verona si apre come un ventaglio dai colori tenui, delicati e vibranti di un dipinto giapponese. Qualcosa di irreale. Come quelle città che intere splendono capovolte e riflesse nei vapori dell\'orizzonte, di un verde pallido slavato. Immobilità magnifica. Che cancella ogni obbrobrio, ogni delitto, in una eternità vetrosa che dà il capogiro. (p. 65)